BASE PROGETTI PER L'ARTE

Margherita Moscardini

1XUnknown (1942-2017, to Fortress Europe, with Love)

1XUnknown è un progetto in corso che raccoglie brevi video di monoliti. Il progetto nasce dalla ricerca di solidi abitabili la cui natura permanente ne esprime la appartenenza al contesto. Le caratteristiche strutturali e gli specifici riferimenti geopolitci delle fortificazioni dell’Atlantic Wall, hanno fatto si che venissero scelte come fonte principale. L’Atlantic Wall (1942-1944) è una linea di circa 15000 fortificazioni costruite lungo la costa atlantica europea (dai Pirenei alla Norvegia) allo scopo di difendere la Fortezza Europa. Nel tempo nessun bunker è stato demolito, e abitanti e amministrazioni locali hanno assegnato loro diverse funzioni. Ognuno reca inciso un nome proprio di persona (Barbara, Karola, Bruno, etc.) mentre 1XUnknown intende classificare quei bunker la cui funzione non è ancora stata identificata. Distinte e chiare come un giudizio, queste sculture – archetipiche e prive di fondamenta – somigliano a quanto le circonda (la sabbia locale impiegata per la produzione del calcestruzzo), esprimendo in un tempo emancipazione e appartenenza al contesto. 1XUnknown analizza i bunkers attraverso la loro presenza spaziale, e si concentra sul modo in cui ogni volume architettonico è condizionato dai cambiamenti ambientali (comportamenti sociali, atmosferici e del paesaggio). Allo stesso tempo il progetto interroga il termine Fortezza Europa, apparso di nuovo recentemente nel dibattito pubblico per identificare la EU come una forza politica la cui integrità è minacciata.

Margherita Moscardini (Italia, 1981) esamina le relazioni tra processi di trasformazione di ordine urbano, sociale e naturale, appartenenti a specifiche geografie. Spesso si concentra su aree urbane abbandonate o in via di demolizione, il cui sistema di smaltimento delle macerie diventa paradigma delle complessità locali. La sua pratica privilegia il processo e progetti a lungo termine, considerando il contesto come medium: l’architettura esistente, la geomorfologia locale su cui l’ambiente materiale è progettato, come la pianificazione urbana condiziona i comportamenti delle comunità locali. Il contesto spesso le suggerisce specifici oggetti di indagine, i materiali e i metodi del lavoro, che lei sviluppa attraverso interventi in larga scala, disegni, scritti, modelli in scala e video-documenti.

Fondazione Antonio Ratti di Como con Yona Friedman. Negli ultimi anni è stata artista ospite del MMCA Changdong, National Museum of Contemporary Art, Seoul, Corea (2014), International Studio and Curatorial Program, New York, USA (2015) e fellow 2015, Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University, New York, USA. Il suo lavoro è stato mostrato recentemente a Palazzo delle Esposizioni, Roma, Italia (2016), IIC di Bruxelles, Belgio (2016), Palazzo Reale, Milano, Italia (2015), Fondazione MAXXI, Roma, Italia (2015), SongEun ArtSpace, Seoul, Corea (2014), Schauwerk Foundation, Stuttgart, Germania (2014), IIC di Istanbul, Turchia (2013), Museo MACRO, Roma, Italia (2012).