BASE PROGETTI PER L'ARTE

MASI 90

Inaugurazione: mercoledì 10 maggio 2023 / ore 18

Base / Progetti per l’arte di Firenze presenta, mercoledì 10 maggio alle ore 18:00, un evento speciale per celebrare Paolo Masi in occasione del suo novantesimo compleanno.

Il progetto dal titolo Masi 90 consiste in una mostra omaggio realizzata dagli artisti del collettivo di Base / Progetti per l’arte che per l’evento hanno appositamente scelto un’opera di Paolo alla quale si sentono particolarmente affini. I lavori esposti spaziano tra le innumerevoli tecniche che l’artista ha sperimentato – dagli anni ’50 ad oggi – per ampliare i confini della pittura di matrice astratto/geometrico, innescando un dialogo inedito con i materiali quotidiani, come il cartone e le polaroid, e che l’hanno spinta verso una dimensione più dichiaratamente politica e collettiva con cui dare nuovo senso al ruolo sociale dell’arte.

Paolo Masi stesso, con la sua solita schiettezza, precisa e approfondisce – in una recente conversazione con Lorenzo Bruni – molti aspetti del suo percorso artistico: Oggi un’immagine che può sintetizzare la mia pratica pittorica è l’immagine del mio studio in cui le opere e i gesti pittorici si sedimentano. L’esperienza chiama esperienza e diventa un’unica immagine. Questa è differente ad altre immagini che sono tornate più volte nel mio percorso. Ad esempio la mia indagine fuori dallo studio nello spazio del reale.
LBA cosa ti riferisci?
PM: All’esigenza degli anni settanta di stare in strada. Questo mi ha portato a ricercare nelle geometrie casuali delle pietre o dei tombini la stessa geometria casuale e intenzionale dei miei quadri.“Rilevamenti esterni, conferme interne” era il titolo di un’opera fotografica del 1974 realizzata con la polaroid SX70 nelle strade di New York. Questo corrispondeva al praticare la condivisione con gli altri. Nello stesso periodo sento l’esigenza di fondare assieme ad altri artisti lo spazio non profit Zona a Firenze. Era un’esigenza ideologica/politica. Oggi la strada è diversa. Oggi il mondo del globale ci porta a strade virtuali e immateriali. Per questo devo vivere una dimensione interiore. Questa interiorità non deve corrispondere per me alla solitudine, ma ad una diversa disponibilità all’incontro. Mi sono trovato già in un momento simile nel mio percorso alla fine degli anni Settanta quando ho realizzato l’opera per la Biennale di Venezia nel 1978. In quel momento abbiamo avuto la caduta delle ideologie, ma nessuno lo voleva ammettere auto-censurandosi. Infatti da quel momento cambia il paesaggio e quindi i modi e modelli che avevano caratterizzato la stagione dei collettivi come erano stati organizzati in precedenza.
LBE’ cambiata anche la tua disposizione alla pittura?
PMIeri come oggi quando dipingo sono interessato alla casualità. Si parla chiaramente di una casualità controllata, perché di fatto la monitoro e la gestisco. Questo era importante per me perché io appartengo alla generazione della negazione. Negare per affermare. Eliminando ragnatele e polvere ricollocando nella contemporaneità la storia. Da questo punto di vista possono convivere nel mio percorso le tele monocrome ottenute con il rilascio di gocce di colore con il pennello e interventi come la passerella di specchio dentro una chiesa sconsacrata a Firenze che andava a riflettere affreschi sul soffitto. Le cornici di legno a terra in cui è possibile inserire noi stessi attraversandole e camminandovi all”interno convivono con le opere su plexiglas,  sia trasparente che colorato, che dialoga a sua volta con le superfici architettoniche in sui si inseriscono. Tutto ciò è una rivisitazione della storia finalmente liberata dalla retorica e quindi vissuta nel presente.

Molteplici eventi per celebrare Paolo Masi. La mostra Masi 90 a Base, che si tiene mercoledì 10 maggio, è il primo di tanti appuntamenti volti a celebrare la sua ricerca, al contempo internazionale e focalizzata sul locale, che lo ha portato infatti, a partire dagli anni ’60, a fondare e ad animare nella città di Firenze con differenti spazi dedicati all’arte contemporanea, tra cui Zona non profit negli anni ’70 e dagli anni ’90 lo spazio di Base in via San Niccolò 18 rosso. Gli altri eventi organizzati per questo compleanno così importante sono: l’inaugurazione giovedì 11 maggio alla Galleria Frittelli arte contemporanea della mostra Paolo Masi in Florence. Opere degli anni Ottanta, curata da Fabio Cavallucci; dal 26 maggio al 25 ottobre sarà possibile ammirare un’installazione site-specific nel loggiato esterno del Museo Novecento, ideata dall’artista e commissionata dal direttore Sergio Risaliti. Inoltre, sempre quest’anno, Paolo Masi sarà festeggiato anche all’estero, grazie al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nella mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava presso la Galleria Civica di Žilina, in Slovacchia, che inaugurerà il prossimo 18 maggio e sarà visitabile fino al 9 settembre 2023.

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