BASE PROGETTI PER L'ARTE

STEFANO ARIENTI

COPIE DI STUDIO

Inaugurazione: venerdì 26 marzo / ore 18
26 marzo / 20 maggio 2010

BASE / Progetti per l’arte presenta una mostra di Stefano Arienti appositamente ideata per l’occasione dal titolo “Copie di studio”. Differenti nuclei di disegni, nelle dimensioni, nel tipo di carta e nei soggetti, sono esposti come installazione/fregio, come quadreria o sotto forma di libri, trasformando così lo spazio facendo emergere una particolare dimensione di intimità.
La particolarità del progetto di Stefano Arienti per Base risiede nella natura e nella motivazione che hanno portato alla realizzazione di questi “disegni”. Si tratta di immagini prodotte dall’artista per un uso totalmente privato da parte dell’artista, con cui voleva documentare i disegni e le immagini che poi si disperdevano nel mondo entrando in collezioni private e pubbliche. Queste opere rappresentano un’interpretazione dei disegni da cui provengono in quanto sono ottenute attraverso l’uso della macchina fotocopiatrice ingrandendo o inquadrando un dato particolare dai disegni originali. Come afferma l’artista stesso: Ho sempre usato in questi anni la macchina fotocopiatrice come un particolare torchio domestico, sfruttando la sua tecnologia facile ed elementare per creare un metodo di documentazione intima e di reinterpretazione, nel mio studio, di materiali destinati a mostre personali o collettive. Ho iniziato questo processo nel 1994 mostrandone il primo risultato da Massimo Minini nel 1995. Allora fotocopiavo disegni provenienti da libri illustrati e realizzati con una tecnica di ricalco poi rilegati e visibili sfogliandoli su grandi tavoli di vetro. Poi ho realizzato, rilegandoli gàa in libri, un gruppo di 185 pagine dai disegni a ricalco di tessuti realizzati fra il 1999 e il 2003, e quello dai disegni del libro d’oro che riportano le scritte, frutto dell’interazione del pubblico che visitava la mia mostra a Mantova nel 2009. Come fogli sciolti invece c’è un gruppo consistente di 400 disegni/fotocopie derivati dai “2000 disegni da prendere”, opera realizzata con Cesare Pietroiusti, e distribuita al pubblico della mostra al Mambo di Bologna nel 2008 insieme al gruppo delle copie delle “Spighe”, esposte a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia, che formano idealmente un fregio di vegetazione in formato A3.

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