BASE PROGETTI PER L'ARTE

ALFREDO PIRRI

OPERE PER BASE

Inaugurazione: giovedì 19 novembre, ore 21
19 novembre / 20 gennaio 1999

“Opere per BASE “, è il titolo della mostra personale di Alfredo Pirri a BASE. L’artista torna ad esporre a Firenze dopo la mostra del 1989 alla Galleria Carini e dopo la collaborazione nei primi Anni ’80 col gruppo multimediale “Krypton”.
Già nel titolo la mostra si presenta come una raccolta di opere singole ed inedite, che pure dialogando fra loro non sono riducibili al concetto di “progetto speciale”, qui inteso come sintesi dell’esperienza visiva ad un’idea unica ed autosufficiente.
La mostra è composta da un’opera che segna l’evoluzione più recente del lavoro dell’artista nel campo della scultura. Essa è l’ultima di una serie intitolata “Ratto d’Europa”, alcune delle quali sono state già presentate in mostre come “Minimalia” a Venezia e a Roma, o come “Identità e opera” al Museo Pecci di Prato. Si tratta di sculture realizzate in rame che descrivono un andamento curvilineo e caotico, quasi ad indicare l’andamento di una forma dinamica ed allo stesso tempo “classica”. La scultura presentata a BASE, a differenza delle altre che l’hanno preceduta, è composta da una sola linea che andrà a toccare quasi il soffitto della Galleria per poi ricurvarsi su se stessa ricadendo verso il basso.
Fanno da sfondo alla scultura due grandi acquerelli preparatori del 1997 che stanno all’origine di tutta la serie tridimensionale. Sono inoltre presenti cinque opere recenti in legno e gesso posizionate a parete, molto affini fra loro nella struttura formale, ma allo stesso tempo difformi nella loro solitudine e specificità compositiva. L’idea portante della mostra, è di realizzare in uno spazio di dimensioni contenute, come quello di BASE, una raccolta di opere che rappresenti un momento di evoluzione del lavoro di Alfredo Pirri e di ulteriore riflessione sulla sua opera passata. Una mostra di approfondimento nella direzione di un sempre più marcato interesse dell’artista verso un atteggiamento “disciplinare” che non dimentica la sua matrice “aperta”.