BASE PROGETTI PER L'ARTE

CHRISTIANE LÖHR

RAUM SEIN

Inaugurazione giovedì 26 ottobre 2023 / ore 17-20
26 ottobre 2023 / 10 dicembre 2023

Base / Progetti per l’arte presenta giovedì 26 ottobre 2023, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, l’installazione site specific dal titolo Raum sein [Essere spazio] di Christiane Löhr che ci consente, per mezzo di elementi primari della natura come crini di cavallo e varie tipologie di semi di piante, di vivere e di scoprire l’ambiente in maniera inedita.

La mostra Raum sein [Essere spazio] a Base ha il pregio di far capire nel profondo la ricerca dell’artista di origine tedesca, che da sempre lavora con elementi della natura per produrre interventi quasi immateriali, ma che posseggono un alto impatto evocativo. Fragilità e permanenza, forza e delicatezza sono categorie oppositive che vengono meno di fronte alla visione delle sue opere. Opere che non occupano il luogo, bensì lo creano stravolgendo il modo con cui percepiamo normalmente lo spazio, la scultura, l’architettura e la natura.

L’artista spiega così il suo progetto per Firenze: Potrei dire che i miei lavori sono impegnati in un tentativo radicale di occupare lo spazio con mezzi minimi. Nel caso di Base ho pensato ad una installazione con dei crini di cavallo che attraversano e collegano due pareti dello spazio e che sono visibili per mezzo dell’incidenza della luce. Spesso in merito alle sue opere viene chiamato in causa il tema della evocazione poetica e romantica, su questo aspetto l’artista continua precisando: Non ho mai capito l’idea della poetica in termini di enfasi sulla tenerezza e sull’emotività. Per me questi lavori sono completamente radicali. Se metti quattro fili d’erba in una stanza, è una proposta radicale e rischiosa. Sto entrando in una situazione che può concludersi con un fallimento totale. Non si tratta dell’aspetto romantico della natura. Si tratta di lottare per stabilire una presenza e conquistare uno spazio. Riguarda la vulnerabilità. Si tratta di una scala molto piccola. Si tratta di creare stabilità da quella fragilità con pochissimi mezzi. Quelle di Löhr sono parole che rivelano non solo un nuovo modo di percepire la natura, ma anche e soprattutto il concetto di scultura e di monumento così come veniva inteso in senso pubblico e politico nel secolo passato. Infine, concludendo ricorda: I miei lavori sono molto permeabili. Mi interessa dove finisce lo spazio, che non è qualcosa di isolato, e dove finisce la scultura, dove entra l’aria e dove la luce. L’artista sembra suggerirci, per mezzo del materiale organico che viene estrapolato dal contesto originario e restituito a nuova vita mediante il processo di rielaborazione, che tutto è apertura, tutto è tensione, tutto è istante. Appare quindi evidente che la ricerca della Löhr ha a che fare con il tempo della natura, il tempo della percezione delle cose, il tempo in dialogo con lo spazio.

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