NUMERO DI CARBONE
Inaugurazione: mercoledì 18 marzo dalle 18,00
18 marzo / 16 aprile 2011
BASE / Progetti per l’arte presenta il progetto di Diego Perrone e Christian Frosi dal titolo “Numero di Carbone”. I due artisti, tra i più interessanti della scena emergente italiana a livello internazionale, hanno deciso di realizzare un progetto a quattro mani per lo spazio di BASE, che è caratterizzato dall’essere fondato e curato da un collettivo di artisti che coinvolge, da tredici anni, altri artisti in un inedito progetto di condivisione e di riflessione sul ruolo dell’arte all’interno della società di cui fa parte.
La mostra è composta da un video, grandi immagini fotografiche di una performance e da un’installazione luminosa. Nel video i due artisti in prima persona interagiscono con gli spazi e gli studenti di una scuola, mentre l’installazione luminosa è una presenza particolare che altro scopo non ha che quello di “illuminare” colui che guarda, cogliendo così di sorpresa e rendendo lo stesso spettatore oggetto dell’osservazione.
Attraverso questi semplici elementi i due artisti vogliono stimolare una riflessione sul ruolo della cultura adesso in Italia e il rapporto passivo o ribelle delle giovani generazioni verso il passato e la storia in genere. La domanda che sembra emergere dalla loro operazione è: adesso quali possono e quali dovrebbero essere per le giovani generazioni i loro referenti? La mostra inaugurandosi il giorno dopo la celebrazione dei 150 anni d’Italia allarga la questione non solo al ruolo dell’arte, ma anche alla organizzazione sociale, a quella politica e ai riferimenti storici presenti a tutti che dovrebbero configurare gli italiani in quanto popolo.
Gli artisti descrivono così la loro esigenza di iniziare un progetto di collaborazione assieme proprio in Italia: “Abbiamo iniziato a collaborare nel 2009, in veste di artisti e curatori, ma solo nel 2010 la nostra collaborazione si è focalizzata su tre parole chiave di ricerca: Età, Istruzione e Italia. […] Abbiamo realizzato un viaggio su tutto il territorio italiano toccando 30 città, cercato e conosciuto persone, organizzazioni e situazioni nuove sul territorio che gestiscono spazi e contesti attivi nell’arte e nella cultura contemporanea. Non ci siamo privati del piacere fisico di attraversare luoghi meravigliosi, ma non eravamo interessati a documentare il paesaggio. Abbiamo conservato ciò che le persone ci hanno raccontato, ciò che abbiamo visto nelle loro invenzioni e nelle loro idee. Il livello di generosità, passione e impegno, non è solo nei più giovani, dove è quasi ovvio trovarne, ma si vede anche in una fascia di artisti e curatori più maturi. Il tutto purtroppo, tranne casi eccezionali ed eroici, avviene al di fuori e ben lontano dalle accademie. […] Cercavamo un titolo che avesse una forte connotazione negativa da un punto di vista sociale, per stemperare il lato patetico e retorico di un viaggio nella provincia Italiana. “Eroina” ci è sembrato calzare perfettamente questa esigenza evocando anche il lato oscuro di chi rischia di astrarre e perdere il mondo attraverso l’arte e la cultura. Il progetto si è sviluppato in tre fasi: il viaggio, alcuni interventi, video e una serie di talk e performance. I talk sono uno strumento per ripercorrere alcune tappe del viaggio restituendo un quadro completo dell’esperienza fatta, aprendola al dibattito e ad una forma di work in progress particolare.” La cosa interessante è che i due artisti affrontano questa nuova scoperta dell’Italia senza pregiudizi e con disponibilità a farsi stupire e al dialogo. Il racconto di queste varie tappe può essere seguito sul blog http://coalnumber.tumblr.com/