10 ottobre / 20 novembre 2007
Inaugurazione: Mercoledì 10 ottobre 2007, dalle ore 18,00
BASE / Progetti per l’arte presenta mercoledì 10 ottobre dalle ore 18 l’opera di Peter Kogler appositamente concepita per lo spazio, in quest’occasione trasformato in una camera per e della visione. L’intervento di Kogler consiste in un complesso disegno su fondo bianco generato al computer che costituisce la pelle temporanea del pavimento dello spazio di BASE. Le immagini stereotipate di un cervello e di una mappa del mondo interferiscono soprammettendosi a due fasce decorative, l’una di colore rosso e l’altra di colore verde, che si stendono in un movimento ripetitivo all’interno dello spazio mettendo in connessione le due stanze. Le vetrate dello spazio di Base, che lo separano dall’esterno, sono inoltre dei filtri alternati di colore monocromo trasparente verde e rosso. “In questo lavoro Kogler analizza l’interazione tra la struttura geometrica e la luce facendo riflettere lo spettatore sui pre-requisiti della percezione. Guardando il lavoro da fuori attraverso le finestre colorate, infatti, questo viene modificato: a seconda del colore attraverso cui guardiamo l’interno dello spazio, una parte del disegno sul pavimento sparisce. Una volta entrati dentro lo spazio invece il lavoro è percepibile nella sua interezza: come se improvvisamente ci venisse rivelato un aspetto invisibile fino al quel momento della nostra percezione”. Questa è un’opera sulla percezione, sull’inganno e sulla meraviglia della visione, ma che rivela allo stesso tempo e “in maniera molto sottile delle analogie con i sistemi di comunicazione dei network globali”*.
* Gaby Gappmayr
Peter Kogler, (Innsbruck, Austria, 1959) vive e lavora a Vienna. Il lavoro site specific di Peter Kogler riflette gli aspetti più rilevanti dell’arte dei nostri giorni. La concezione artistica di K. si fonda sull’analisi della complessità, unita alla bellezza, presenti nei mezzi di comunicazione e d’informazione attuali. La realizzazione di immagini che percorrono il pavimento di un determinato luogo è una delle sue icone preferite, allo stesso modo dei globi, delle formiche e dei sistemi di tubi, tutti elementi trattati alla stregua di sistemi biomorfici, organici che invadono interamente i luoghi. Lo spazio riformulato e attraversato dalle immagini di Kogler diviene concreto e si dissolve allo stesso tempo come accadeva per il suo lavoro per il padiglione austriaco dell´Expo di Hannover. Il lavoro di Peter Kogler si rifà a un concetto esteso di pittura, la quale, piú che semplice immagine bidimensionale, trasmette una sensazione di spazio tridimensionale. Andando oltre il problema che lo spazio all’interno del quadro e quello reale occupato dallo spettatore non possono essere mai compresenti crea con le sue opere una situazione spaziale che non solo dissolve tutti i parametri tradizionali della percezione dello spazio (nessun sopra, sotto, sinistra, destra, nessun primo piano, nessuno sfondo, nessuna prospettiva centrale), ma diventa anche occasione d´esperienza genuina dello spazio tridimensionale dell´immagine. Tra le sue numerose partecipazioni internazionali ricordiamo Secession Vienna alla 46 Biennale di Venezia nel 1995, la partecipazione alla Documenta X a Kassel nel 1997, alla Fondation Beyeler di Riehen e la personale al Kunsthaus di Bregenz nel 1999 e al Kunstverein di Hannover nel 2005.