BASE PROGETTI PER L'ARTE

CEAL FLOYER

Inaugurazione venerdì 25 novembre 2022 / ore 17-20
25 novembre 2022 / 20 gennaio 2023

Base / Progetti per l’arte di Firenze presenta venerdì 25 novembre 2022, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, la mostra di Ceal Floyer.

Ceal Floyer ha realizzato per Firenze un progetto al limite con il paradosso, dal momento che può essere definito inedito pur nascendo dal riutilizzo di due lavori realizzati in precedenza. Tale esito è possibile poiché per la prima volta l’artista associa e fa convivere nello stesso contenitore architettonico due opere di tipo ambientale che vanno così a creare un dialogo del tutto site specific. “I vecchi lavori – lei stessa ricorda – possono essere vissuti in modi nuovi secondo il luogo di esposizione”. Questo modo di pensare dipende soprattutto dalla sua scelta di lavorare sulla combinazione della riflessione sulle pratiche dell’arte concettuale con un modo differente di osservare gli oggetti della quotidianità, che a un certo punto iniziano ad apparire come invisibili proprio perché sono dati per scontati.  Tale modalità di lavoro l’ha portata a sviluppare una sottile forma di ironia attraverso cui ri-scoprire il mondo. “Certo, la percezione del lavoro – ha sottolineato in più occasioni – può essere sostenuta o sovvertita dal grado di familiarità che si ha con un oggetto in un certo contesto culturale. Questo è anche il motivo per cui mi capita spesso “adattare” il lavoro alle specificità del sito o paese in cui mi presento. Ribaltamento a il significato del segno può funzionare solo se lo il pubblico specifico ha familiarità con il segno.”

“Of course, the perception of the work can be either sustained or subverted by the degree of familiarity one has with an object in a certain cultural context. This is also why I often “adapt” the work to the specifics of the site or country I’m showing in. Overturning a sign’s meaning can only work if the specific audience is familiar with the sign.”

Warning Birds è il titolo dell’intervento che accoglie il visitatore già nella parte esterna dello spazio di Base a Firenze. Si tratta di un’opera che nasce dall’adottare un semplice adesivo, prodotto in serie, di “uccelli di segnalazione” ovvero semplici sagome a forma di uccello usate, specialmente nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca, per dissuadere gli uccelli dall’ imbattersi nelle vetrate di grandi edifici. L’artista de-significa o ri-significa tale immagine ripetendola e accostandola più volte fino a ricoprire l’intera porta finestra, oscurando così la sua funzione e forma. L’immagine semplice e quasi elegante del volatile, attraverso la sua moltiplicazione, viene portata sull’orlo dell’isteria. La reazione è quella di protezione dello spazio visivo da occhi esterni, obbligando quindi lo spettatore a riflettere sul desiderio di osservare una cosa nel momento che gli è negata, nel momento che viene creata un’attesa e una protezione.

Il non titolo della mostra per Base / progetti per l’arte, che evita anche il comune senza titolo, è una vera e propria dichiarazione di intenti per l’artista. Aspetto che appare molto chiaro quando egli stessa spiega che: “Potrei quasi dire che spesso il titolo rappresenta il 50 % dell’opera e lo considero a tutti gli effetti una parte integrante del materiale o del mezzo espositivo. Con ciò non intendo dire che sia l’opera a illustrare il titolo ma che tra i due elementi vi sia un sottilissimo equilibrio poiché l’una trova il suo senso nell’altro e può succedere che talvolta il titolo possa compromettere il senso dell’opera. Paradossalmente il titolo può essere tanto problematico quanto chiarificatore poiché non è detto che sia traducibile in diverse lingue. Pertanto si tratta di una potenziale insidia all’interno dell’opera e, in quanto tale, la devo prendere in considerazione come facente parte del mezzo stesso.” In questo modo punta a lasciare maggiore libertà di azione e di interpretazione allo spettatore della mostra ideata per Firenze.

https://www.youtube.com/watch?v=ySGj20TiTnc

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